Per evitare sprechi energetici ed economici, gli impianti di riscaldamento hanno bisogno di una costante manutenzione: è per questo che la normativa nazionale ha reso obbligatori periodici controlli sulla sicurezza e sull’efficienza.
L’eccessivo tepore casalingo non solo produce grosse disparsioni di gas serra, ma non fa neanche bene alla salute.
Le temperature consigliate dai medici sono infatti di 20°C durante il giorno e 16°C durante la notte.
Inoltre, è sempre opportuno tenere sotto controllo le dispersioni di calore attraverso gli spifferi di porte e finestre.
- Regolare i termosifoni dei diversi ambienti in funzione delle necessità e spegnerli quando si è fuori casa per medi-lunghi periodi (anche se il sistema è centralizzato)
- Chiudere le tapparelle quando inizia a fare buio (in modo da evitare la dispersaione di calore attraverso l’esterno).
- Non coprire i termosifoni con stoffe o mensole.
- Sfiatare periodicamente l’aria attraverso le apposite valvole (affinché non si ostruisca il passaggio dell’acqua calda).
- Applicare su ciascun termosifone valvole termostatiche, dispositivi che permettano di regolare la temperatura. Costo indicativo: circa 70 euro a termosifone.
- Eliminare le dispersioni di calore con guarnizioni di gomma, solicone o metallo agli infissi.
Costo indicativo: circa 10 euro a finestra. - Se è il caso, sostituire i vecchi infissi con nuovi, isolanti.
Costo indicativo: da 155 a 320 euro a metro quadro.
Una risorsa tanto importante quanto sprecata: L’acqua.
Si calcola che ogni cittadino italiano consumi circa 200 litri d’acqua al giorno, sicuramente molto di più di quella necessaria.
L’acqua è oggi più che mai preziosa, è l’elemento che risente maggiormente dei cambiamenti climatici:
l’aggravamento dell’effetto serra e il costante aumento della temperatura terrestre provocano lo scioglimento dei ghiacciai di alta quota, la diminuzione della portata dei fiumi, la diminuzione delle precipitazioni nellìaerea mediterranea, fenomeni che favoriscono la desertificazione e l’assottigliamento delle riserve di acqua potabile.
Consigli utili e a costo zero per ridurre lo spreco di acqua potabile.
- Non lasciare scorrere l’acqua inutilmente.
- Insaponare le stoviglie senza acqua corrente.
- Usare l’acqua più volte: con quella utilizzata per lavare le verdure per esempio ci si possono annaffiare le piante.
- Accertarsi che rubinetti, sciacquoni e condutture non perdano: un rubinetto che perde 30 gocce al minuto spreca circa 200 litri d’acqua al mese e 2.400 litri l’anno.
- Usare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico: una famiglia può risparmiare tra gli 8.000 e gli 11.000 litri d’acqua l’anno. Se non è possibile, ricordarsi comunque di utilizzare i programmi di risparmio dell’acqua.
- Cambiare le guarnizioni dei rubinetti che perdono.
Costo indicativo: qualche decina di centesimi di Euro. - Installare i riduttori di flusso (miscelatori aria-acqua) ai rubinetti per un risparmio fino al 40% di acqua.
Costo indicativo: circa 1 Euro ogni rubinetto. - Scegliere una lavatrice o una lavastoviglie di classe A o superiore e usarla a pieno carico (sia per un risparmio energetico che idrico)
Fonte: Settimana Amica del Clima
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