Lo scorso 30 gennaio a Niscemi (in provincia di Caltanisetta) è stato inaugurato dalla cooperativa siciliana “Liberambiente” un singolare negozio di alimentari dove è possibile pagare la spesa anche in rifiuti.
Qui i cittadini possono vendere o barattare con beni di consumo di prima necessità, i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.
Questo esempio di alimentari si chiama First, e speriamo che sia di buon esempio per tutta la Penisola.
L’EFFICIENZA DI ECOPUNTO
Mai nessuno prima d’ora aveva pensato di aprire un vero e proprio negozio in cui, senza l’ausilio di macchinari o distributori, si potesse avere convenienza generata dal riciclaggio dei rifiuti e soprattutto alla portata di tutti.
LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI
Come ha spiegato Silvia Coscienza, Presidente della Cooperativa che già aveva avviato un progetto simile in forma sperimentale a Moncalieri: “L’idea di First è nata un anno fa, ed è stata accolta con entusiasmo dal comune di Niscemi, che è stato il primo in Sicilia a capire l’importanza di un centro di questo tipo, tanto sotto profilo economico, quanto da un punto di vista culturale”.
Mario Meli e Salvatore Vascques, membri anche loro di Liberambiente hanno detto: “Un centro com l’ecopunto rappresenta a nostro avviso una forma di controllo democratico della gestione dei rifiuti. In pratica, se il rifiuto viene inteso come un valore da scambiare con generi di prima necessità o con denaro è più facile fare responsabilizzare i cittadini.
E magari, far comprendere che attraverso il riciclo è possibile ottenere un risparmio energetico che va a beneficio di tutta la comunità e una riduzione dell’inquinamento”.
NEL DETTAGLIO COME FUNZIONA UN ECOPUNTO?
La procedura è la stessa di chi ha le tessere fedeltà di supermercati e negozi, la conversione dei rifiuti è fissata con una raccolta punti in base al tipo di materiale riciclato:
* 100 gr di carta a ferro = 1 punto
* 100 gr di plastica = 3 punti
* 100 gr di alluminio e lattine = 5 punti
Una volta raggiunti i 70 punti si ha già diritto a ricevere, ad esempio, mezzo chilo di pasta o 25 centesimi (ma anche ceci, lenticchie, riso, fagioli…)
I rifiuti e i materiali raccolti al dettaglio vengono poi rivenduti al Conai, il consorzio nazionale dei produttori e utilizzatori di imballaggi che porterà avanti la filiera del riciclo.
L’obiettivo affermato dalla Cooperativa è quello di aprire un ecopunto in ogni provincia della Sicilia, Palermo prima di tutti.
Speriamo che quest’idea si affermi e trovi spazio anche in tutto il resto d’Italia.
Fonte: ilfaromag.com
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