L’energia solare pare sia, tra le fonti rinnovabili, quella che presenta il maggiore potenziale di sviluppo: Europa mediterranea, Stati Uniti, Nord Africa, il Medio Oriente, Cina, Australia, in ogni parte del mondo questa tecnologia raccoglie sempre maggiori proseliti.
I numeri diffusi dall’Emerging Energy Research la primavera scorsa mostrano che esistono circa 480 MW installati a livello mondiale, 1,2 GW in fase di costruzione e 13,9 GW in programma entro il 2014.
In Europa il primato spetta alla Spagna con poco più di 1 GW, ma anche l’Italia pare muoversi nella giusta direzione con la Regione Lazio a fare da volano. Infatti, già prima dell’estate i Presidenti di Regione, ENEA e Confindustria Lazio avevano firmato un accordo per la realizzazione di una centrale termodinamica da 35 MW, progetto che prosegue il suo iter a partire dagli studi di prefattibilità in base ai quali, alla luce di un’attenta analisi orografica e climatologica, è stata individuata un’area di circa 100 ettari, in provincia di Latina.
Attorno a questa tecnologia c’è un notevole interesse, sia a livello europeo che mondiale, legato al contributo che essa può dare alla diversificazione delle fonti energetiche e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, tanto che già nel breve termine si stima un mercato potenziale di 1.700 MW, pari a circa 5 miliardi di euro.
Importanti sarebbero anche le ricadute sul versante occupazionale. Per azzardare un confronto, si potrebbe fare riferimento all’evoluzione dell’eolico che in un periodo di 15 anni ha creato qualcosa come oltre 400 mila posti di lavoro, o a quella del fotovoltaico che, dal 2000 a oggi, ha creato 170 mila posti di lavoro, con la prospettiva di raddoppiarli nei prossimi 5 anni.
Fonte: Ilpannellofotovoltaico
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2 Comments
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
imparato molto